La Notte dei Ricercatori è l’iniziativa promossa dalla Commissione Europea, che dal 2005 coinvolge istituzioni, ricercatori e centri di ricerca di molti paesi europei.
Un’occasione importante per mettere sotto l’obiettivo proprio la ricerca, aspetto fondamentale dell’evoluzione e del benessere sociale. Le persone possono incontrare i ricercatori e conoscere direttamente la cultura scientifica, scoprendo perché è così importante investire in questo settore. Durante gli eventi si potrà assistere a esperimenti, dimostrazioni scientifiche, presentazioni, mostre, conferenze, seminari divulgativi, spettacoli, visite guidate e concerti.
Il nostro Paese è uno di quelli con il maggior numero di eventi organizzati.
Oltre 100 città italiane, a partire dal 27 settembre 2019, con migliaia di ricercatori in piazze, università e istituti di ricerca.
“Non esiste scienza senza collaborazione e la ricerca è il vero volano di sviluppo di un Paese avanzato – ha spiegato il Ministro Fioramonti. Le reti di persone, che lavorano a livelli diversi, fanno l’intelligenza. Riguardo ai finanziamenti futuri per la ricerca, dal 2021 al 2027, si prevede il raddoppio dei fondi e l’incremento del programma Erasmus. L’Italia è presente con 9 progetti sostenuti dalla Commissione Europea: B-FUTURE (coordinato dalla Fondazione Neuromed); BEES (coordinato dall’Associazione Frascati Scienza); BRIGHT (coordinato dall’Università degli Studi di Siena); ERN APULIA (coordinato dall’Università del Salento); LUNA 2019 (coordinato dall’Accademia Europea di Bolzano); MEETmeTONIGHT (coordinato dall’Università Milano-Bicocca); SHARPER (coordinato da Psiquadro – impresa sociale di comunicazione della scienza); SOCIETY (coordinato dal Consorzio interuniversitario CINECA) e SUPERSCIENCEME (coordinato dall’Università della Calabria). Con due progetti associati, BRAINCITIES (nelle città di Potenza, Matera, Melfi, Tito, Marsiconuovo, Nemoli) e CLOSER (in Piemonte).
La Ricerca brilla nella Notte dei Ricercatori 2019.
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