Grazie all’Italia si realizza il primo esperimento di comunicazione quantistica da Terra con i satelliti.
Ora le trasmissioni via satellite realmente protette perché trasportate dalla luce sono possibili grazie a un esperimento italiano. Il primo, infatti, che ha eseguito la comunicazione quantistica da Terra, avvalendosi di satelliti, operativi a quota 20.000 km, come quelli per la navigazione.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Quantum Science and Technology. Il lavoro si deve alla collaborazione tra il gruppo QuantumFuture dell’Università di Padova, coordinato da Paolo Villoresi e di cui fa parte Giuseppe Vallone, e il Matera Laser Ranging Observatory (Mlro) di Giuseppe Bianco, attivo nel Centro di Geodesia spaziale dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Mentre il supporto tecnico è stato fornito dalla società e-Geos (Telespazio-Asi).
Gli stessi ricercatori avevano dato prova della possibilità della comunicazione quantistica con un satellite a quota 1.700 chilometri. Oggi, dopo tre anni di distanza, ottengono un nuovo risultato dimostrando l’uso delle comunicazioni quantistiche sicure, utilizzando il Sistema satellitare globale di navigazione (Gnss). Per chi, come noi, non lo sapeva, appartengono a questo sistema i satelliti europei Galileo, americani Gps (Global Positioning System), russi Glonass, cinesi BeiDou, giapponesi Qzss e indiani l’Inrss/Navic.
Per ora si tratta solo di un primo risultato, legato alla dimostrazione scientifica, ma i risultati italiani sono le basi per una serie di importanti applicazioni.
È italiano il primo esperimento di comunicazione quantistica da Terra con i satelliti.
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