Come sapete Creatività Italiana tiene le antenne alzate alla ricerca di nuovi talenti creativi da segnalare. Abbiamo conosciuto Simone Capriotti, visitando il suo sito è ammirando le sue opere. Impossibile non rimanere affascinati dalle sue capacità creative, così abbiamo deciso di intervistarlo.
Quando hai iniziato a dar vita alla tua abilità espressiva e in quale forma?
Possiamo dire che fin da piccolo ho iniziato ad interessarmi prima al disegno e poi a tutte quelle attività creative scolastiche, tra le quali la ceramica. Successivamente mi sono iscritto all’istituto d’Arte “P.Mercuri” (sez. ceramica) di Ciampino in provincia di Roma e lì mi si è aperto un mondo sull’arte e tutti i suoi aspetti.
Finiti gli studi ho approfondito le tecniche artistiche (Pittura, Scultura, ecc.) soprattutto con esperienze personali, da autodidatta, ma anche lavorando in studi di grafica pubblicitaria e collaborazioni, sviluppando l’importanza dell’aspetto visivo/culturale. Negli ultimi anni ho iniziato l’attività fotografica, con un bagaglio visivo e compositivo dell’immagine. Ma apprendendo le tecniche fotografiche da zero e sviluppando man mano le mie capacità. Tutte queste forme artistiche, mi appassionano, e sono “osmotiche” tra loro, portandomi ad accrescere nuovi concetti creativi.
Le tue fotografie mostrano grandi capacità nel cogliere le luci e danno nuove forme ai close-up, come sei arrivato a questi risultati?
I risultati nella fotografia sono arrivati passo dopo passo, con la conoscenza della tecnica. Il close-up mi ha sempre affascinato e l’ho studiato a braccetto con l’apprendimento, lo studio delle luci, delle composizioni, delle forme. Come trovarsi davanti ad un cavalletto dipingendo della “Natura Morta”. Oltre ai macro ed ai concetti del minimalismo, la mia attenzione si è rivolta allo studio dei bianco e neri, i contrasti e le ombre da essi generate, cercando di fondere forme alternative e concettuali.
I tuoi quadri hanno il tema ricorrente del volto o meglio dell’animo umano. Ti va di parlarcene?
Certo. I miei dipinti e disegni sono una ricerca verso l’alienazione del volto e appunto dell’animo. un approfondimento di lineamenti e sguardi diversi, come ne è piena l’umanità, ma uniti dal concetto alienante dell’omologazione dell’individuo, dello spirito. Volti spesso molto simili nella composizione, che però cercano sempre di esprimere anche vedute alternative e poetiche.
Le sculture che fai sembrano derivare da mondi antichi e tribali. A cosa è dovuta questa forma di espressione?
Oltre la pittura, ho cercato di riportare alcuni concetti in forme alternative, quali la ceramica. Avendo a disposizione materiali diversi da lavorare. Ho costruito volti vicini ai significati di alienazione, ma nello stesso tempo mi sono imbattuto in culture antiche, rielaborando e fondendo espressioni. Come ad esempio è capitato nel recente passato artistico a Modigliani o Picasso.
Vuoi darci la tua personale definizione di creatività?
La creatività è una forma alternativa per esprimersi e maturare culturalmente, ma anche per confrontarsi.
Per essere creativi, però, bisogna far crescere nel nostro carattere il coraggio di buttarsi in proprie ricerche personali, senza scivolare nell’omologazione artistica. Un compito molto difficile che spesso ha bisogno di tutta una vita per trovare il giusto equilibrio.
Quando e dove si possono ammirare le tue opere dal vivo?
Al momento è possibile visionare le mie opere attraverso il mio sito internet www.simonecapriotti.it e i social network collegati: Flickr, Facebook.
Ho in progetto mostre, ancora non programmate, consiglio a tutti gli interessati ed i Fan di iscriversi nel blog alle newsletter o alla pagina Facebook, per conoscere i futuri progetti ed eventuali date di mostre personali.
Inoltre ci sono a disposizione anche pubblicazioni fotografiche, alcune a tiratura limitata.
Ringraziamo Simone Capriotti per aver voluto condividere con noi le sue idee e lo lasciamo con la promessa di tenerci aggiornati sulle sue prossime creazioni.
Fotografo, pittore, scultore… creativo a tutto tondo. Ecco a voi Simone Capriotti.
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