Enrico Dini e un ingegnere di Pontedera che, ha inventato una stampante 3D in grado di di stampare grandi oggetti. La stampante si chiama D-Shape e utilizza al posto della plastica, usata nelle prime stampanti 3D, sabbia e un inchiostro speciale che trasforma i granelli di sabbia in roccia.
La stampante dell’inventore Enrico Dini riproduce forme complesse rapidamente, circa un millimetro di materia al minuto.
L’impatto di questa tecnologia è quasi zero e consente di realizzare le cose direttamente utilizzando la sabbia presente sul territorio, senza trasportare materiali per chilometri.
Le stampanti 3D si stanno diffondendo da qualche tempo e il costo della loro tecnologia si è ridotto, al punto
che presto saranno alla portata di tutti. Serviranno a stampare piccoli oggetti partendo da resine epossidiche.
L’idea di Enrico Dini però punta molto più in grande.
La sua stampante ha una testa di stampa con 300 ugelli e misura 6 metri per 6 metri. Per molto tempo l’ingegnere toscano ha lavorato per realizzare l’inchiostro, ossia la miscela più adatta a trasformare la sabbia in solida roccia, resistente più del cemento.
Questo “inchiostro” è un aggregante ecologico derivato dall’acqua di mare, che gli ugelli distribuiscono su strati di 5/10 mm di sabbia, uno sull’altro, fino a completare la forma.
Le applicazioni di questa invenzione sono infinite e la portata è davvero rivoluzionaria.
Enrico Dini è un vanto del talento italiano e noi di Creatività Italiana seguiremo i suoi progetti con grande interesse.
Il sogno di stampare case in 3D dell’inventore Enrico Dini
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