Creatività Italiana ha il piacere di incontrare Domenico Cutullè, inventore di numerose creazioni pronte per essere commercializzate.
Prima di parlare delle tue invenzioni volevamo farti conoscere meglio dal nostro pubblico.Ho 51 anni e vivo a La Spezia. Ho conseguito la maturità scientifica ed il mio percorso formativo è proseguito, per motivi di lavoro, in una azienda di meccanica di precisione per più di un decennio. Successivamente ho provato, con scarso successo, un’attività imprenditoriale nel campo commerciale, ma evidentemente non era quella la mia strada! Allora ho capito che bisognava far leva su quello che veramente era la mia passione fin da piccolo, la creatività. Ossia la mia capacità non solo di concepire nuovi prodotti o di modificare radicalmente quelli esistenti, ma anche di vedere in anteprima nella mia mente il loro funzionamento nei minimi dettagli per cui, come spesso si dice, la loro realizzazione diventava solo un dettaglio!
Sappiamo che sei autore di 7 brevetti e numerose invenzioni, che approfondiremo in seguito. In questa occasione parleremo di un’invenzione davvero utile: Cilindrotto, l’ombrello che non ti bagna. Da dove è nata l’idea di questo progetto?
Come tutte le idee, anche questa è nata dalla necessità di risolvere un problema reale che, pur potendo apparire di poco conto, recava notevole fastidio agli utenti degli ombrelli, soprattutto di quelli pieghevoli di gran lunga più utilizzati. Infatti una volta chiusi dopo l’acquazzone, non si sapeva come superare la difficoltà causata dallo sgocciolamento degli stessi, nonché la preoccupazione del furto e della loro perdita! Verissimo. In particolare quando si entra in un negozio è davvero imbarazzante veder sgocciolare ovunque il proprio ombrello. O peggio bagnarsi i vestiti quando lo si chiude per entrare in auto. Quale percorso mentale hai fatto per arrivare ad una creazione che soddisfa le esigenze funzionali, il design e soprattutto si rivela particolarmente utile?
Ancora una volta la soluzione è stata offerta dalla natura che, in milioni di anni di evoluzione, ha praticamente reso perfetti i meccanismi degli esseri da essa creati! Mi sono concentrato osservando il fiore quando sboccia, affinando e trasferendo il suo funzionamento nella struttura di un comune ombrello
pieghevole al quale ho invertito le aste e aggiunto, per l’appunto, un cilindrotto di contenimento. Lo stesso involucro esterno, in fase di stampo, può essere conformato secondo il design del cliente.
Entro quando vedremo l’idea realizzata e commercializzata?
L’idea è stata realizzata prima come prototipo funzionante. Ne ho fatti tantissimi per arrivare a quello definitivo. Costruito come tutti gli altri prototipi da me e poi, dopo aver faticato non poco per trovare una ditta che ha creduto nel progetto, è stata avviata la fase attuale di presentazione al mercato per la commercializzazione.
Vuoi parlarci dei nuovi progetti all’orizzonte?
In realtà la mia mente concepisce in continuazione delle idee originali, ma le ultime sono relative alla produzione di energia. Una di queste è relativa ad un rivoluzionario pannello fotovoltaico sferico che, a parità di spazio occupato, aumenta le superfici radianti di circa il 500%. Un altro si riferisce ad un innovativo quanto stupefacente ombrello in plastica riciclabile che, dopo circa due secoli sostanzialmente sempre uguale a sé stesso, non utilizza né snodi né giunzioni né molle, praticamente indistruttibile e di facile industrializzazione, per il quale sto cercando un’azienda che possa costruirlo, visto che solo in Italia ogni anno si vendono circa 15 milioni di pezzi di tale articolo.
Quando hai scoperto le tue doti di ingegno?
Fin da piccolo sono stato sempre curioso ed acuto osservatore, ma solo un giorno particolare che mi trovavo giù in officina, avevo risolto all’improvviso un problema posto da un operaio in modo imprevisto quanto risolutivo ed apprezzato!
Quanto influenza il tuo rapporto con gli altri l’essere così creativo?
E’ una bellissima domanda, perché il quesito posto è reale! Infatti spesso mi trovo con gli amici ed altre persone nell’impossibilità di far capire loro il mio approccio alla soluzione del problema presentato, in quanto mentre quelle persone discutono sul come procedere, io vedo già nella mia mente la soluzione meccanico-operativa che, però, loro non riescono a percepire come già reale!
Anche se nella tua risposta precedente ci hai già espresso la tua idea di creatività, ce ne vuoi dare la tua personale definizione?
In sostanza, l’inventore è colui che vede prima degli altri la soluzione di un problema che si presenta in quel momento o che addirittura si deve ancora presentare (vedi Leonardo). Quindi creatività significa affrontare un problema sotto un’ottica diversa da come viene esaminata dalla moltitudine delle altre persone.