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Simona Negrini è Andromeda, Eco-gioielli ispirati alla natura.

negriniCreatività Italiana ha il piacere di incontrare la creatività di Simona Negrini, creatrice del marchio AndromedA Eco-gioielli nel 2010 e realizzatrice dei bijoux.
Simona nasce a Modena nel 1977, si diploma presso l’Istituto d’Arte Adolfo Venturi e successivamente consegue la Laurea in Conservazione dei Beni Culturali, seguono poi due Master universitari.
Si dedica da anni all’arte contemporanea, organizza e cura eventi espositivi ma parallelamente di dedica alla scultura polimaterica. Il design sostenibile e l’eco-arte sono i temi dominanti delle ultime creazioni artistiche.
Attualmente collabora con atelier di moda critica, giovani stilisti e associazioni culturali che si occupano di riciclo creativo; inoltre organizza Workshop dedicati al gioiello non prezioso.
AndromedA è un’instancabilre sperimentatrice, predilige materiali riciclati ed ecologicamente sostenibili. Oggetti in disuso, del passato e del presente, vengono re-interpretati mediante un processo di de-costruzione significante. Gli Eco-gioielli AndromedA privilegiano forme morbide e sinuose, colori saturi e complementari, che trovano ispirazione dal mondo naturale. Il microcosmo è la vera fonte d’ispirazione per un nuovo modello di bellezza, non più intesa come effimera vanitas ma come emblema di un corpo simbolico in grado di comunicare emozioni, sensazioni e pensieri.
ecogioieDa dove nasce la tua voglia di ridare vita alle cose per realizzarne eco-gioielli?
L’idea di poter ridare nuova vita alla materia, ri-creando forme innovative e sperimentando incessantemente tecniche nuove è linfa vitale per ogni creativo. La natura fa da maestra, mentre il mondo artificiale è la fucina nella quale la creatività prende forma. L’eco-gioiello nasce, prima concettualmente poi concretamente, seguendo il principio della ri-generazione. Dallo scarto industriale alla materia naturale
nascono oggetti, eco-sostenibili e ecologici, che esaltano la bellezza femminile e la personalità di chi li indossa.
ecogioieChe tipo di ricerca fai prima di creare un eco-gioiello?
Prima di tutto una ricerca di tipo concettuale: analizzo e studio (dal punto di vista estetico) la mia fonte d’ispirazione, es: il micro e il macro cosmo e le sue infinite creature. Poi reinterpreto soggettivamente e creativamente il modello a cui mi sono ispirata per poi procedere alla realizzazione concreta dell’eco-gioiello. La ricerca più lunga e difficile riguarda i materiali, perché da essi dipenderà la tecnica utilizzata e le neo-forme che prenderanno vita.
Quali materiali utilizzi per le tue creazioni?
Per la realizzazione delle mie creazioni utilizzo esclusivamente materiali di scarto, industriali, ma non solo; solitamente sono plastiche, gomme, come i tubi per annaffiare o imbottigliare il vino o alcuni distillati, tessuti provenienti da vecchi abiti, bottoni e fibbie vintage. La mia ultima collezione, per esempio, è realizzata con “coloratissimi” tappi da birra ed è stata dedicata al birrificio 32 Via dei Birrai.
Quale materiale esprime meglio il tuo carattere e perché?
La plastica è il materiale che più amo. E’ colorata, duttile, leggera e indistruttibile!
Sembra strano, ma anche la plastica, se lavorata e trattata con maestria, può essere elegante e raffinata, tanto quanto un materiale prezioso.
Se potessi scegliere una testimonial ideale per promuovere i tuoi oggetti, a chi penseresti?
Non c’è un testimonial ideale, magari tutte le donne che credono nella creatività e che s’impegnano quotidianamente per la difesa dell’ambiente e della natura.
In quale luogo ideale ti piacerebbe esporre la tua collezione?
Sicuramente prediligo luoghi non convenzionali e non dedicati all’arte come fabbriche dismesse o negozi per il commercio equo-solidale. Di recente ho realizzato un’installazione presso una cella frigorifera di un vecchio macello.
Chi ha dato maggiore ispirazione a quello che fai?
La Natura è la mia Maestra, la vera fonte d’ispirazione. E’ assolutamente perfetta in tutte le sue molteplici forme.
Come descriveresti la donna ideale per indossare i tuoi eco-gioielli?
Una donna che ama sfidarsi, che ama le bizzarrie della creatività e che non teme gli eccessi; una donna che crede che un gioiello possa essere prezioso e raro anche se realizzato con materiali “poveri”.
Vuoi darci la tua personale definizione di creatività?
Quando penso alla creatività penso istintivamente alla sperimentazione pura, ma questo so che non basta. Come mi insegna un grande Maestro come B. Munari fantasia, creatività, invenzione e immaginazione sono indispensabili e devono coesistere. Mentre alla base di tutto c’è la conoscenza.
Ringraziamo Simona Negrini alias Andromeda per la sua intervista e vi invitiamo a visitare il suo sito per conoscere le sue creazioni.

www.art-and-craft.it

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